Con l’aumento delle persone interessate ai prodotti tecnologicamente più moderni, in molti si iniziano a chiedere effettivamente che cos’è la domotica.
Per domotica si intende un’abitazione all’interno della quale sono stati installati dei dispositivi IoT – connessi ad internet – che consentono il monitoraggio e la gestione da remoto. Tali apparecchi possono svolgere funzioni diverse, passando dalla gestione dell’illuminazione fino al controllo del riscaldamento.
La domotica garantisce sicurezza, comfort, convenienza ed efficienza energetica ai proprietari di una casa: infatti l’uso di uno o più dispositivi ‘smart’ può avvenire anche da remoto attraverso le numerose app per smartphone. L’IoT, i vari sistemi ed i dispositivi per la domotica operano insieme, condividendo dati sull’utilizzo e automatizzando alcune delle azioni di base: è proprio su questo principio che si risparmia e avvengono in automatico un gran numero di operazioni ‘basilari’.
La domotica rappresenta tutti quei processi che si occupano dello studio delle tecnologie per migliorare la qualità della vita nella case e negli edifici. Ma non si limita a ciò, in quanto attraverso la domotica è possibile ottenere un aumento delle prestazioni e delle funzionalità dei diversi impianti che compongono un’abitazione.
Ciò avviene ottimizzando i consumi e garantendo l’accesso a diverse funzionalità come quelle di sicurezza, risparmio energetico, controllo, comunicazione e comfort.
Mentre un impianto tradizionale può essere controllato attivando dei normali comandi, come un interruttore, i quali sono incapaci di comunicare tra loro, il sistema domotico consente di governare le varie funzionalità con un unico punto di controllo, garantendo una gestione completamente coordinata dei vari dispositivi smart della casa.
La domotica offre delle potenzialità davvero notevoli, in quanto può essere applicata negli ambiti più disparati e diversi. Queste tecnologie innovative vengono sempre più impiegate negli edifici pubblici e commerciali, quindi anche in molti ambienti di lavoro, come cliniche e studi specializzati.
La massima espressione della domotica è rappresentata dall’aiuto verso gli anziani e i disabili. Infatti, la cosiddetta domotica assistenziale, ha visto un incremento delle sue applicazione, grazie alla creazione di nuove automazioni personalizzabili che consentono a persone con gravi disabilità di completare azioni anche complesse.
Si iniziò a parlare di domotica e di smart house sin dal 1975 con l’uscita di X10, un protocollo di comunicazione rivolto alla domotica.
L’X10 invia segnali radio (RF) a 120 kHz su un cablaggio elettronico già esistente, che siano prese oppure interruttori programmabili. Questi segnali trasmettono i comandi ai dispositivi corrispondenti, controllando. Praticamente è lo standard sulla quale si basa la moderna tecnologia: un segnale che parte dal touchscreen dello smartphone ed arriva a comunicare con l’interruttore fisico, ad esempio della nostra lampada in sala.
Tuttavia, poiché il cablaggio non è stato progettato in funzione delle altre bande radio, l’X10 non è totalmente affidabile. Alcuni segnali andavano persi e molto spesso capitava di inviare segnali all’abitazione del vicino!
È proprio del 2005 che la società Insteon entrò in scena mettendo in commercio una tecnologia innovativa, in grado di unire il cablaggio elettronico con i segnali wireless. Gli altri protocolli, come il Zigbee e lo Z-Wave sono nati proprio per contrastare i problemi dell’X10, sebbene sia quest’ultimo ancora installato su numerose abitazioni.
La società Nest Labs è stata fondata del 2010 ed ha lanciato il suo primo prodotto intelligente: il Nest Learning Thermostat, proprio nel 2011. La società ha progettato e realizzato nel corso degli anni anche rilevatori di fumo oltre che telecamere di sicurezza intelligenti. Dopo essere stata acquisita da Google nel 2015, è divenuta una società affiliata ad Alphabet Inc.
Nel 2012, SmartThings Inc. ha lanciato una campagna su Kickstarter raccogliendo oltre 1,2 milioni di $ per finanziare il suo sistema di casa intelligente. I finanziamenti arrivarono, la società espanse i suoi orizzonti e nel 2015 venne acquistata da Samsung. Di recente, aziende come Amazon, Apple e Google hanno rilasciato i propri dispositivi per la domotica oltre che piattaforme vere e proprie, tra cui Amazon Echo, Apple HomeKit e Google Home.
L’impianto domotico ci consente di effettuare diverse azioni per la gestione dei vari impianti degli edifici, in modo completamente automatico e secondo le necessità dei vari utenti.
La principale applicazione di un impianto domotico è nell’illuminazione, con la possibilità di controllare spegnimento, accensione e regolazione delle luci. E’ possibile anche controllare i vari carichi di corrente, grazie alle funzioni che permettono di monitorarli in base al risparmio energetico e alla prevenzione di black-out.
La domotica trova applicazioni che nei riscaldamenti e nella termoregolazione, con la possibilità di regolare la temperatura in qualsiasi parte dell’edificio, evitando lo spreco energetico mantenendo il tutto sotto controllo dallo smartphone. L’automatizzazione delle porte è un’altra interessante funzione della domotica, che consente di aprire e chiudere automaticamente porte, tende, cancelli, tapparelle ed altro. Ad esempio, questi possono aprirsi in modo automatico quando ci avviciniamo o ci allontaniamo dalla propria abitazione.
Per quanto riguarda la sicurezza, è possibile installare dei sistemi di allarme, come quelli che rilevano allagamento, presenza di fumo o fughe di gas, che inviano le segnalazioni direttamente sullo smartphone del proprietario, attraverso notifiche o sms.
La videosorveglianza è compresa tra le funzioni della domotica e permette di monitorare sia l’interno che l’esterno della propria casa in tempo reale.
Infine è possibile usufruire del controllo a distanza degli elettrodomestici, magari attivando determinate funzioni o programmando certi programmi di lavaggio.
Anche l’irrigazione del giardino, con la facoltà di automatizzarla in base agli orari più convenienti, usufruendo anche di sensori di pioggia e di umidità.
Queste funzionalità possono essere attivate utilizzando i vari dispositivi smart, che attraverso applicazioni per smartphone, come Apple Home e Google Assistant, garantiscono la fruizione in maniera simultanea.
I dispositivi smart rappresentano un’alternativa più economica rispetto alla domotica tradizionale per gestire la propria casa ‘smart’.
Con i nuovi impianti domotici è possibile limitare gli sprechi e agevolare il risparmio, scegliendo anche il più adatto tra i diversi fornitori per un allaccio di un nuovo contatore o la voltura. Inoltre basterà possedere una delle vantaggiose offerte di telefonia mobile sul proprio smartphone e un buon operatore per internet casa e saremo in grado di controllare i nostri impianti domestici tranquillamente da remoto
Il controllo da remoto di questi prodotti può essere eseguito con il proprio smartphone, con le app dedicate oppure con un speaker smart, come Alexa, Google Home e HomePod di Apple.
Quindi, a differenza della domotica tradizionale, i dispositivi smart non necessitano di interventi di cablaggio, dato che non bisogna collegarli ad una rete cablata. Ma un punto debole potrebbe essere quello che le funzioni dei vari dispositivi non sono integrabili tra loro, costringendovi ad installare più app dedicate per farli funzionare.
Ad esempio, in una smart home, sarà necessaria un’app per controllare l’illuminazione, le prese elettriche e le tapparelle, un’altra per gestire il termostato e un’altra ancora per il citofono.
Esistono sul mercato, però, delle soluzioni come
IFTTT che consento di automatizzare le funzioni tra applicazioni diverse e apparentemente non integrabili. Ad esempio, se il meteo segnala pioggia, le tapparelle andranno a chiudersi da sole.
La domotica è riuscita a modificare e migliorare ogni aspetto della nostra vita: dall’accensione di lampadine alla programmazione di lavastoviglie e via dicendo. Leggi il nostro articolo di approfondimento su come muovere i primi passi con la domotica.
Ecco una lista di alcuni esempi: